Cyber Security, PMI e Pandemia: cosa c'è da sapere
La pandemia Covid-19 ha evidenziato quanto sia importante l’utilizzo della tecnologia digitale per le piccole e medie imprese: servizi cloud, miglioramento dei propri servizi internet, potenziamento dei propri siti internet e smart working per il personale, sono alcune delle tematiche operative emerse.
Nel contempo, sono notevolmente aumentati gli attacchi informatici: attacchi via e-mail, phishing, vishing, truffe informatiche e malware, sono alcuni degli esempi più frequenti.
ENISA (l’Agenzia europea per la cybersicurezza) ha pubblicato due documenti proponendo alle PMI delle raccomandazioni.
ENISA ha svolto una ricerca dalla quale è emerso che alcune delle sfide sono:
– La scarsa consapevolezza delle imprese alle minacce cui sono sottoposte a causa della scarsa sicurezza cyber;
– Attuazione delle misure di contrasto (spesso associate a una mancanza di budget a ciò dedicato);
– Reperire specialisti in cybersicurezza;
– L’85% delle aziende interpellate ha dichiarato che i problemi di sicurezza informatica avrebbero un grave impatto negativo sulla loro attività;
– L’80% delle PMI tratta informazioni “critiche” (la violazione delle quali comporterebbe gravi ripercussioni legali e lesioni ai diritti degli interessati);
– Il 57% ha dichiarato che molto probabilmente potrebbe arrivare alla chiusura in conseguenza di gravi incidenti informatici;
– Emerge la credenza nelle PMI che i controlli sulla sicurezza inclusi nei software e servizi IT che hanno acquistato, siano sufficienti e che non debbano farne altri, a meno che non glielo imponga una normativa;
– Il 36% delle aziende intervistate ha subito un incidente di security negli ultimi 5 anni, l’8% da inizio pandemia.NISA
Riferimenti: Report sulla cybersecurity per le PMI e Guida alla cybersicurezza per le PMI pubblicate da ENISA il 28/06/2021