I voucher digitali, di valore non superiore a 10 mila € e fino ad un massimo del 50% delle spese totali ammissibili, dovranno favorire l’acquisto di software, hardware o servizi strettamente finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali, che consentono:
– l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità come il telelavoro nell’organizzazione aziendale;
– lo sviluppo dell’e-commerce, anche con software specifici per le transazioni on-line;
– la connettività e il collegamento a Internet attraverso l’acquisto di decoder e parabole, nelle zone non raggiunte dall’Adsl, sono sostenibili le spese di fornitura, posa e collaudo dei cavi, installazione delle apparecchiature e dispositivi per connettersi alla banda larga e ultralarga;
– la formazione qualificata, nel campo ICT, rivolta al personale delle imprese beneficiarie (titolari, legali rappresentanti, amministratori, soci, dipendenti) risultante dal Registro Imprese e da Libro unico del Lavoro.
Le agevolazioni concesse sono relative all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’UE agli aiuti “de minimis”: nella domanda le imprese dovranno dichiarare che l’importo dei Voucher richiesto non è tale da determinare il superamento del massimale “de minimis” di loro spettanza.
Requisiti per presentare domanda di voucher:
– qualificarsi come micro, piccola, o media impresa: ai sensi del DM 18 aprile 2005, i requisiti per tale qualificazione alle imprese operanti in tutti i settori produttivi, sono i seguenti:
1) la categoria delle microimprese, delle piccole e delle medie imprese (complessivamente definita PMI) è costituita da imprese che:
a) hanno meno di 250 occupati, e
b) hanno un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro;
2) nell’ambito della categoria delle PMI, si definisce piccola impresa l’impresa che:
a) ha meno di 50 occupati, e
b) ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro;
3) nell’ambito della categoria delle PMI, si definisce microimpresa l’impresa che:
a) ha meno di 10 occupati, e
b) ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro;
(i requisiti a) e b) dei punti 1, 2 e 3 sono cumulativi, nel senso che tutti e due devono sussistere);
– non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi, quali la pesca e l’acquacoltura, produzione primaria di prodotti agricoli, aiuti subordinati all’impiego di prodotti nazionali rispetto a quelli d’importazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli nei casi in cui l’importo dell’aiuto sia fissato in base al prezzo dei prodotti agricoli oppure se l’aiuto viene in parte o interamente traferito a un produttore primario;
– avere sede legale e/o unità locale in Italia ed essere iscritto al Registro imprese;
– non essere sottoposto a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di concordato preventivo e simili;
– non avere ricevuto altri contributi pubblici per le stesse spese oggetto del Voucher;
– non trovarsi nella situazione di aver ricevuto e non rimborsato aiuti sui quali pende un ordine di recupero stabilito con Decisione della Commissione UE.
Cosa finanzia
Il voucher è utilizzabile per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di:
• migliorare l’efficienza aziendale;
• modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
• sviluppare soluzioni di e-commerce;
• fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
• realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.
IMPORTANTE: Gli acquisti devono essere effettuati successivamente alla prenotazione del Voucher.
Le agevolazioni
Ciascuna impresa può beneficiare di un unico voucher di importo non superiore a 10 mila euro, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili.
Presentazione domande
Con decreto direttoriale 24 ottobre 2017 sono state definite le modalità e i termini di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni. Le domande potranno essere presentate dalle imprese, esclusivamente tramite la procedura informatica sul sito del MISE, a partire dalle ore 10.00 del 30 gennaio 2018 e fino alle ore 17.00 del 9 febbraio 2018. Già dal 15 gennaio 2018 sarà possibile accedere alla procedura informatica e compilare la domanda. Per l’accesso è richiesto il possesso della Carta nazionale dei servizi e di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva e la sua registrazione nel Registro delle imprese.
Entro 30 giorni dalla chiusura dello sportello il Ministero adotterà un provvedimento cumulativo di prenotazione del Voucher, su base regionale, contenente l’indicazione delle imprese e dell’importo dell’agevolazione prenotata.
Nel caso in cui l’importo complessivo dei Voucher concedibili sia superiore all’ammontare delle risorse disponibili (100 milioni di euro), il Ministero procede al riparto delle risorse in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del Voucher da assegnare a ciascuna impresa beneficiaria. Tutte le imprese ammissibili alle agevolazioni concorrono al riparto, senza alcuna priorità connessa al momento della presentazione della domanda.
Ai fini dell’assegnazione definitiva e dell’erogazione del Voucher, l’impresa iscritta nel provvedimento cumulativo di prenotazione deve presentare, entro 30 giorni dalla data di ultimazione delle spese e sempre tramite l’apposita procedura informatica, la richiesta di erogazione, allegando, tra l’altro, i titoli di spesa.
Dopo aver effettuato le verifiche istruttorie previste, il Ministero determina con proprio provvedimento l’importo del Voucher da erogare in relazione ai titoli di spesa risultati ammissibili.